Cosa succederebbe se ci soffermassimo ad osservare?
Penso che il modo migliore per custodire un momento, oltre a farne tesoro nell’anima, sia intrappolarlo all’interno di una foto. Ho sempre amato sentire il famoso “click” nell’esatto momento in cui la macchina fotografica accoglie quell’istante, come se venisse rinchiuso in una gabbia, la cui chiave è la fotografia stessa.
Mio padre, che da quando ho memoria ha sempre amato l’arte del fissare le immagini, mi ha insegnato tutto quello che so; anche se devo dire, non è semplice mettere d’accordo un padre e una figlia entrambi ostinati ad avere ragione, indipendentemente dal fatto che sia così o meno. Tuttavia, nonostante alcuni alti e bassi, è una passione che ci accomuna, e ci ha sempre tenuti uniti: altro motivo per cui ne vado molto fiera.
Appena ho scoperto di poter condividere questa passione col mondo, mi sono messa in gioco per poter mostrare alle persone la mondana, ma allo stesso tempo confortevole e accogliente, vita della mia città natale: Rovereto.
Ora, quanti di voi ne avranno mai sentito parlare? A meno che non viviate nei pressi di questa piccola città, sono certa che pochi di voi la conosceranno. Rovereto è un modesto comune italiano di soli 40.332 abitanti, situato nella provincia autonoma di Trento, in Trentino. Ed è proprio la sua semplice elementarità che potrebbe sorprendere chiunque vi si addentri.
Dunque, durante le ultime settimane, sono uscita quasi tutti i giorni per poter scattare alcune fotografie che descrivessero al meglio la semplice realtà che caratterizza questa cittadina.
Certo, Rovereto non sarà conosciuta per la solarità dei suoi abitanti, ma fortunatamente qualche persona (soprattutto anziana) che ti sorrida per strada la troverai, e penso che siano proprio quei piccoli gesti a farti sperare ancora che una società dalla mentalità chiusa ed egoista possa cambiare un giorno, per trasformarsi in una solidale e splendente comunità.
Spero che queste fotografie vi possano, in qualche modo, trasmettere la semplicità di questa piccola cittadina, e vi invitino a osservare un pò di più anche la vostra città natale, imparando ad apprezzarne le piccole particolarità e stranezze; perché la verità è che, se ci fermiamo un attimo a osservare, ci accorgeremo che ci sono infinite cose che non conosciamo di quella cittadina noiosa che noi chiamiamo “casa”.
Sofia Manfrini
PH della foto in evidenza: mio zio, Gabriel Manfrini (:
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