È appena arrivato il tramonto di una giornata come tante. Mi siedo comodo e apro il libro dove lo avevo lasciato ieri. Inizio a leggere e mi immergo fin da subito tra le parole dello scrittore. E rivivo le avventure del protagonista, e posso toccare con mano ciò che lui tocca, posso sentire ciò che dice. Sembra tutto incredibile, fino a quandonon distaccherò gli occhi da quelle pagine, finché il tempo non mi fermerà.
E quindi mi chiedo come possa una persona, l’autore del libro che sto leggendo, per esempio, tramite la sola scrittura, far provare sensazioni ed emozioni, facendo vivere la storia che racconta. E per fare tutto ciò, bastano delle parole, scelte con attenzione e cura da chi le compone.
E mi chiedo anche come la scrittura possa essere più espressiva del parlato, e come una pagina scritta possa suscitare più emozioni di un qualsiasi testo pronunciato anche dal più bravo oratore.
Di certo non c’è una risposta chiara e univoca, poiché il contesto è molto soggettivo, ma vorrei provare a ragionarci con voi.
Partiamo dunque dal presupposto che la scrittura si differenzia dal parlato quotidiano per l’attenta riflessione e cura di ogni singola frase e parola. Questo, ovviamente, perché nel dialogo orale, che è basato su un confronto immediato e diretto, spesso non c’è particolare attenzione a ciò che si sta per comunicare all’altro.
Molte persone, infatti, si trovano a loro agio scrivendo, invece che parlando, proprio poiché nulla può distrarle, mentre scrivono, né una parola né uno sguardo di troppo, e questo permette di creare un discorso scritto più scorrevole e coerente.
Il parlato, inoltre, sta sempre più perdendo il fascino di certi termini suggestivi, perché la quotidianità limita di molto il nostro lessico, vincolato sempre alle stesse parole, senza alcun tentativo di ricercare sinonimi che si distacchino dalla solita monotonia lessicale. Questo è il forte della scrittura, in cui un concetto può essere esposto in mille modi completamente diversi, passando da complicate terminologie a piacevoli figure retoriche, che danno quel tocco magico alle parole.
Ed è per questo che, forse, la scrittura ci aiuta, poiché permette di esprimere nel miglior modo i nostri pensieri, riuscendo a farci trovare un’armonia perfetta tra le parole, che così si legano con efficacia e grazia l’una all’altra.
Soprattutto nella poesia, in cui sublimi parole vengono accompagnate dalla loro sinfonia, e in cui il dolce suono di ogni rima ci fa rivivere ciò che provava lo scrittore.
Cari lettori, vi invito dunque a prendere un foglio e una penna, e a immergervi nella fantastica stravaganza della scrittura, che per un po’ vi regalerà nuove emozioni, e una breve fuga dalla monotonia di ogni giorno.
Angelo Ceppari
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