Ciao nonna,
sono passati tanti anni da quando te ne sei andata, ma non ci si abitua mai all’assenza di qualcuno a cui vuoi bene.
Era tanto che non ti scrivevo, quando ero piccola mi divertivo a scrivere delle lettere immaginando che le avresti lette e magari avresti risposto. Avevo paura che un giorno ti saresti dimenticata di me o del bene che ti ho sempre voluto e così te lo ricordavo come potevo.
Mi capita di pensare a quanto sarebbe diversa la mia vita se tu fossi rimasta qui con me.
Avresti impedito quel dolore che “loro” non sono riusciti a scacciare via buttandomelo addosso come se fosse una cascata di acqua ghiacciata, o mi avresti insegnato a trattenere il respiro e nuotare.
Forse li avresti fatti ragionare e quel giorno di maggio lo avremmo passato a guardare un film tutti insieme sul divano.
Mi piace pensare che ci saresti riuscita.
Quando parlano di te hanno tutti quel sorriso sulle labbra e lo so cosa pensano
“se Enza fosse ancora viva sarebbe tutto diverso!”
Però ormai è successo, tu non ci sei, e io più di allora ti sento lontana. Forse è proprio in questi momenti che dovrei credere in un’aldilá, perchè se esistesse tu saresti sempre al mio fianco.
Purtroppo di te mi rimangono solo ricordi sfocati e qualche foto da conservare in un cassetto, ma è abbastanza per dirti che era bello averti qui.
Era bello quando nel letto prendevi il piccolo castello che era sul comodino e mi raccontavi la storia di una principessa di nome Silvia e tutte le sue avventure.
Finisco col scriverti le frase che scrivevo sempre nelle mie lettere per te:
Ti voglio tanto bene nonna, dai un bacio a nonno da parte mia!
Silvia
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