Cara Bella, come stai? Sicuramente meglio di come stavi qui.
È già un mese che non ci sei e nessuno potrebbe mai capire quanto mi manchi.
Questa tua perdita è stata così inaspettata; sapevamo che soffrivi di malattie e soprattutto che eri vecchia ma non che ti avremmo persa proprio quest’anno.
Ho tanti ricordi di te, o meglio di noi, che non potrò mai scordare e terrò sempre nel mio cuore. Noi eravamo una cosa sola, passavamo la maggior parte del tempo insieme e con te accanto mi sentivo protetta.
Quando ti sei improvvisamente sentita male ti abbiamo portata in una clinica e il secondo giorno che ti ho vista in quelle condizioni sono uscita piangendo. Venerdì ho detto io a mamma di portarti a casa perché sentivo dentro di me che proprio quella notte te ne saresti andata via. Da quando siamo arrivati a quando sei venuta a mancare sono sempre stata accanto a te, sia durante il giorno sia di notte, in cui dormivo a terra perché non potevi salire sul mio letto. Ricordo che ti tenevo la zampa perché volevo sentire la tua presenza.
In quei giorni la mia famiglia diceva che non eri cosciente e proprio quando stavo per crederci, la tua penultima notte ti sei messa accanto a me. Non lo dimenticherò mai.
Il 3 Novembre alle ore 11.00 un pezzettino del mio cuore è andato via con te. È stata dura ed è tutt’ora difficile sopportare la tua assenza, ma sto cercando di andare avanti con il sorriso perché è questo che tu vorresti.
Bella, sappi che anche se sei lì su ti amerò sempre, sei stata e sarai sempre parte di me. Grazie per tutto, non ti dimenticherò mai.
– La tua padroncina, Ginevra
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