Cani che abbaiano alle auto. Squilli di telefoni cui nessuno risponde. Allarmi che suonano senza sosta. Schiamazzi di bambini che inseguono un pallone.
La mia testa è vuota, nessun pensiero, e tutti i rumori che mi circondano risuonano dentro, regalandomiun bel mal di testa.
Mi soffermo a guardare fuori dalla finestra gli uccellini che volano, unica cosa serena in mezzo a questo caos.
Ora due si sono poggiati sul bordo di un davanzale e cinguettano muovendo la testa; sembra quasi che stiano parlando fra di loro. Uno spicca il volo e si va a sistemare su un albero. Poi guarda l’altro che lo raggiunge. Continuano a cinguettare. Uno dei due si sposta ancora su un altro albero e aspetta guardando l’altro, che infatti poco dopo lo raggiunge. Sembra la coreografia di un balletto.
I due continuano allegramente questa specie di danza, e io finalmente riesco a trovare un po’ di pace, una piccola oasi di tranquillità, e il mal di testa per un momento sembra come scomparso.
Poi gli uccellini volano altrove, in cerca di nuove scenografie per il loro dialogo danzato.
E io resto qui. E di nuovo quel caos, di nuovo quella sensazione di vuoto, di nuovo il mal di testa.
Devo trovare una soluzione. Forse non mi resta che prendere un paio di cuffiette e farmi avvolgere dalla musica.
Funziona! Finalmente i rumori sono spariti e la mia testa vola altrove insieme alle note, a inseguire gli uccellini e a danzare con loro.
Chiara Ceppari
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