Nel nostro weekend al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia abbiamo seguito diversi panel, fra questi quello dedicato ai nuovi linguaggi del graphic journalism. L’incontro si è aperto con un discorso di Marta Occhipinti (giornalista e saggista) sul nuovo modo di fare giornalismo attraverso i disegni. Poi è toccato a Lelio Bonaccorso (fumettista) e Marco Rizzo (giornalista e fumettista), che hanno presentato il loro nuovo racconto intitolato “Salvezza”, che tratta l’immigrazione nei minimi dettagli. Marco Rizzo ci ha spiegato come sia riuscito ad “alleggerire” questo argomento molto forte attraverso la voce narrante di un uccellino e ci ha raccontato di come la sua narrazione si è unita perfettamente con disegni di Lelio Bonaccorso. Entrambi hanno vissuto l’emozione di vedere dal vivo tutte quelle persone che venivano salvate da un passato disastroso e che ora sono in cerca di un futuro migliore.
Gianluca Constantini (artista attivista), invece, attraverso il suo racconto illustrato “L’attentato di Beslan”, ci ha aiutato a riflettere su come alcune notizie provenienti da paesi in guerra, come la Siria, a volte passino in secondo piano. Nel suo intervento ha toccato anche l’argomento del Political Comic, su quanto un disegno possa trasmettere messaggi politici attraverso i social network.
Elettra Stamboulis (curatrice d’arte e scrittrice) ci ha parlato della nascita delle giornaliste disegnatrici ai tempi delle Suffragette e di come si sono evolute nel corso degli anni.
Alla fine dell’incontro noi di Ammazzacaffè siamo riusciti a fare qualche domanda al disegnatore Lelio Bonaccorso. Trovate l’intervista qui di seguito.
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