Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia 2019 ha ospitato molti panel interessanti, che hanno offerto spunti di riflessione su importanti temi che al giorno d’oggi vengono discussi frequentemente. Tra questi, l’incontro intitolato “Attivismo, femminismo, lotta contro i dittatori: il corpo come arma”, con ospite Inna Shevchenko.
Scrittrice e leader del movimento attivista Femen, durante il panel ha condiviso le esperienze che hanno segnato la sua vita e l’hanno indirizzata verso la lotta contro il patriarcato. Inna è nata in Ucraina, dove ha conseguito gli studi da giornalista e ha poi lavorato per il sindaco di Kiev.
Con la voce tremante e gli occhi lucidi, ha raccontato la terribile realtà che in molti paesi le donne devono affrontare: lei e altre due attiviste sono state torturate dal KGB in Russia per aver protestato a Minsk in sostegno di alcuni prigionieri politici.
Nel 2013 è stata costretta a fuggire dalla sua patria e ha ottenuto asilo politico in Francia, dove oggi si batte per “incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina e nel mondo”.
Noi di Ammazzacaffè abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con Inna.
Trovate l’intervista qui sotto.
Nelly Ambrose
Giulia Cicerano
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