“Il Campione” è l’esordio alla regia di Leonardo D’Agostini. La trama del film si snoda ed espande intorno alle figure di Christian Ferro, “il campione” del titolo, interpretato dal giovane Andrea Carpenzano, e Valerio Fioretti, il suo insegnante privato, interpretato dall’esperto Stefano Accorsi.
Christian è un giovanissimo campione della Roma, pieno di talento ma indisciplinato. La sua condotta eccessiva porta il Presidente del club alla decisione di assegnargli un professore che lo aiuti a crescere e a conseguire la maturità. Entra quindi in scena Valerio, del tutto estraneo al mondo del calcio, che, seppur con iniziali difficoltà e incomprensioni con l’allievo, riesce a intuire la genialità strategica calcistica di Christian e utilizzare gli schemi tattici a lui familiari per aiutarlo nello studio. Inizialmente il rapporto professore-allievo è conflittuale, ma quando Valerio trova la chiave giusta per approcciare Christian, entrambi ne traggono vantaggio, soprattutto nella loro vita privata. E nasce anche una buona amicizia.
La struttura del film si presenta in modo poco originale e meccanico, ma è chiaro che la nostra attenzione debba essere rivolta ai sentimenti dei protagonisti, i perni su cui ruota tutta la trama. In questo senso, la relazione tra Christian e Valerio e la loro crescita nell’arco del film sono i veri punti forti della pellicola.
Dietro a questa storia di amicizia è però da notare l’attenzione nella ricostruzione del “backstage” e del versante business del calcio, cui luoghi e loghi sono stati messi a disposizione dalla squadra A.S. Roma e sopra i quali si basa la maggior parte del racconto.
Il film si presenta fin dall’inizio indirizzato agli spettatori adolescenti, sia grazie ai temi trattati nella trama, abbastanza prevedibile, che dall’attrazione esercitata dallo sport preferito dagli italiani, il calcio, un argomento in realtà poco rappresentato nel cinema italiano. Ma dietro a quella che potrebbe sembrare la semplice storia di un promettente giovane calciatore si nasconde un avvincente percorso di formazione e maturazione. Un percorso, tortuoso e pieno di sottotrame, che nel finale più che concludersi per Christian e Valerio sembra proseguire su nuove strade.
Chiara Genovese
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